Sul "California Driver Handbook" troneggia sorridente Arnold Schwarzenegger. Non riesco a trattenere un risolino ogni volta che penso che il mio Governatore e' Terminator, dico io. Consolati, non possiamo trattenere le lacrime al pensiero che il nostro Presidente del Consiglio sia un pagliaccio, mi direte voi. Ops. Sul mio blog non si fa politica, per cui ritiro immediatamente la mano, dopo aver gettato il sasso. Atteniamoci ai fatti. Oggi ho sostenuto l'esame di guida per ottenere la patente californiana: dovevo presentarmi alle 9.40 a North L.A con il mio veicolo ed un accompagnatore patentato. Il primo paradosso di questa avventura e' che mi sono recata sul luogo dell'esame guidando perche' il mio accompagnatore patentato, la mia fedele amica, infermiera, compagna di avventure e dissaventure Marina, detesta visceralmente guidare. Mi avevano avvisato che alla DMV, praticamente l'Ufficio di Motorizzazione americano, lavorano le persone piu' frustrate e scorbutiche di tutta Los Angeles (e' un luogo famigerato come i nostri Uffici Postali) per cui ero perfettamente pronta alle barbare maniere con cui sono stata invitata ad incolonnarmi in fila, in attesa del mio esaminatore. La preparazione all'esame e' avvenuta in quei 50 minuti di coda e ripeto che la mia istruttrice, Marina per l'appunto, guida a malapena la bicicletta ;-P In quel lasso di tempo ho ripensato a papa' che ancora mi maledice per la cifra astronomica che dovette pagare per le mie lezioni di guida 12 anni or sono: " ... un milion e mezz (c'era ancora la rimpianta Lira) e te se' mia buna de tira' fora la machina dal boss (= Box, mio papa' non sa pronunciare la lettera "X" per cui "Max" diventa "Mass", "Rex" diventa "Ress" e, ovviamente, "Taxi" diventa "Tassi")", mi rinfaccia imprecando mentre mi destreggio in improbabili manovre. Sostenere un test di guida dopo 12 anni di patente e' ancora piu' difficile perche' ormai si hanno metabolizzati errori e vizi che non si dovrebbe commettere il giorno dell'esame. Ad esempio, qui bisogna fermarsi 3 secondi (contandoli, letteralmente) ad ogni STOP, altrimenti si viene bocciati. Quando si cambia corsia e' obbligatorio "guardare sopra la propria spalla" (si vede che ho studiato per la teoria, vero?!): praticamente slogarsi il collo prima di procedere nella manovra. Insomma: piccole attenzioni che nessuno, nemmeno una che e' notoriamente un chido come me al volante, si ricorda di rispettare. Allora Marina mi ripete come un mantra: "... vai piano, tieni le mani sul volante, voltati piu' che puoi quando devi girare, non stirare i pedoni e, soprattuto, non fare la simpatica con l'esaminatrice perche' diventa ancora piu' acida..."
Poi mi insegna l'"hand signal" ( quello che devresti fare con il braccio fuori dal finestrino in caso non funzionino le frecce) nel modo sbagliato ma, per fortuna, ho l'accortezza di verificarlo sullo Schwarz-Manuale nell'attesa del mio turno.
Mai fidarsi di una catalana mora dagli occhioni da cerbiatta :) Finalmente tocca a me, sono pronta ai blocchi di partenza. Arriva la mia esaminatrice: messicana, bassa, incazzatissima e, probabilmente, mestruata. Mi ordina, severa: " Fai l'handsignal". Ed io, tra me e me : "Bella li', questa la so!". "Accendi la freccia destra, ora quella sinistra". Fatto, perfetto. Non nascondo un po' di agitazione infantile. Ma ecco che tutto accade in un battibaleno: non avevo ancora fatto in tempo ad avviare il motore che la Befana mi dice: "Le ruote davanti sono consumate, non puoi fare l'esame. Torna o con un altro veicolo o con delle ruote nuove". Non credendo alle mie orecchie, rispondo, titubante: "Sorry?!". E lei, fredda come il ghiaccio, mi ripete la stessa frase, parola per parola. Questa volta conclude con un'inequivocabile occhiataccia che significa "andale, andale!". E fu cosi' che fui bocciata all'esame di guida senza nemmeno aver messo in moto la macchina. Telefono a Marina, praticamente 3 minuti dopo l'inizio del mio esame e lei, conoscendomi, risponde: " Cosa e' successo stavolta?" "Niente, mi sono infilata il cambio nell'occhio". (vedi post "The banana killer"). Non mi resta che andare dal meccanico, fissare un altro appuntamento e salutarvi come farebbe il mio Governator: Hasta la vista, amici.
Questo post e' dedicato ad Ale, al quale ne combino una al giorno, e all'Autoscuola Buratti che spero mi abbia dedicato almeno una targhetta in ottone prima di trasferirsi alle Hawaii con i soldi di papa' Casiraghi ;-P E naturalmente a Tigro AKA Marina.
Poi mi insegna l'"hand signal" ( quello che devresti fare con il braccio fuori dal finestrino in caso non funzionino le frecce) nel modo sbagliato ma, per fortuna, ho l'accortezza di verificarlo sullo Schwarz-Manuale nell'attesa del mio turno.
Mai fidarsi di una catalana mora dagli occhioni da cerbiatta :) Finalmente tocca a me, sono pronta ai blocchi di partenza. Arriva la mia esaminatrice: messicana, bassa, incazzatissima e, probabilmente, mestruata. Mi ordina, severa: " Fai l'handsignal". Ed io, tra me e me : "Bella li', questa la so!". "Accendi la freccia destra, ora quella sinistra". Fatto, perfetto. Non nascondo un po' di agitazione infantile. Ma ecco che tutto accade in un battibaleno: non avevo ancora fatto in tempo ad avviare il motore che la Befana mi dice: "Le ruote davanti sono consumate, non puoi fare l'esame. Torna o con un altro veicolo o con delle ruote nuove". Non credendo alle mie orecchie, rispondo, titubante: "Sorry?!". E lei, fredda come il ghiaccio, mi ripete la stessa frase, parola per parola. Questa volta conclude con un'inequivocabile occhiataccia che significa "andale, andale!". E fu cosi' che fui bocciata all'esame di guida senza nemmeno aver messo in moto la macchina. Telefono a Marina, praticamente 3 minuti dopo l'inizio del mio esame e lei, conoscendomi, risponde: " Cosa e' successo stavolta?" "Niente, mi sono infilata il cambio nell'occhio". (vedi post "The banana killer"). Non mi resta che andare dal meccanico, fissare un altro appuntamento e salutarvi come farebbe il mio Governator: Hasta la vista, amici.
Questo post e' dedicato ad Ale, al quale ne combino una al giorno, e all'Autoscuola Buratti che spero mi abbia dedicato almeno una targhetta in ottone prima di trasferirsi alle Hawaii con i soldi di papa' Casiraghi ;-P E naturalmente a Tigro AKA Marina.